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01 Settembre 2025

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Dengue: la persona infetta era rientrata a casa senza passare prima dall’ospedale

Dengue: la persona infetta era rientrata a casa senza passare prima dall’ospedale

Caso Dengue, allarme rientrato. Per fortuna. Ma, ci chiediamo, come è possibile che sia accaduto tutto questo? Che sia stato attivato il protocollo sanitario e che, in seguito alle analisi, non si sia rilevata l’effettiva esistenza dell’infezione di Dengue sulla persona ricoverata.

Dalle informazioni diramate e da quelle raccolte, si può affermare che nessuna delle istituzioni pubbliche coinvolte nel caso, dalla Asl all’Amministrazione Comunale colligiana, ha fatto niente più che il proprio dovere. 

Appena l’allarme sanitario è stato reso noto dai medici dell’ospedale delle Scotte, l'Ufficio igiene pubblica e nutrizione della Usl Valdelsana ha avviato il protocollo informando il Comune interessato, chiamato a sua volta a informare la popolazione interessata e ad avviare la disinfestazione adulticida.

L’informazione, che riguardava in particolare la popolosa frazione di Gracciano, naturalmente ha messo in ansia gli abitanti della zona e non solo, portando gli organizzatori della Festa dell’Unità colligiana, una manifestazione che coinvolge centinaia di persone e che ha luogo proprio a Gracciano, a rinviare l’apertura di un giorno per permettere lo svolgimento delle operazioni di disinfestazione e proteggere allo stesso tempo la salute di volontari e pubblico.

Tutto normale? Se, si può dire, le procedure previste in casi del genere sono state pienamente rispettate (e per fortuna alla fine non c’è stato nemmeno bisogno di procedere alla disinfestazione) qualcosa che non è andato come doveva in effetti c’è stato.

Ovvero il comportamento della persona al centro della vicenda. Si tratta di una persona che è rientrata da un viaggio nel Sud-Est Asiatico con un certificato delle autorità sanitarie locali che ne attestava l’infezione da Dengue virus. Dopo il lungo viaggio di ritorno, la persona, anziché presentarsi in ospedale, è tornata nella propria abitazione, incontrando anche vicini e parenti. 

Il virus non si trasmette per contatto tra umani

Occorre specificare che il virus si trasmette attraverso le zanzare, e non con il contatto tra umani, a meno che ciò non implichi un trasferimento di sangue (infetto, naturalmente) da una persona all’altra.

Gli esseri umani sono gli ospiti primari del virus Dengue, che è stato tuttavia rinvenuto anche in altri primati.  

Per contrarre l’infezione è sufficiente una sola puntura della zanzara infetta. I sintomi della malattia sono simili a quelli dell’influenza, con febbre e dolori. 

Si sarebbe potuto pensare che, dal momento che il virus era stato contratto all’estero, la disinfestazione sulle zanzare locali poteva essere del tutto inutile. Non è così. 

Una femmina di zanzara che acquisisca sangue umano infetto diventa a sua volta infetta e quindi vettore del virus Dengue, rimanendone portatrice per tutta la durata del proprio ciclo vitale. 

La presenza della persona infetta dunque ha fatto scattare l’allarme perché era concreto il rischio di diffusione del virus tramite la probabile infezione delle zanzare locali.

Nessuna infezione da Dengue

La storia ha un lieto fine. Dopo l’allarme, gli esami compiuti dal personale dell’ospedale senese delle Scotte, hanno escluso la presenza di Dengue, smentendo così la diagnosi dei colleghi asiatici.

Probabilmente non sarà possibile chiarire se si sia trattato di un errore di valutazione o se il paziente si sia nel frattempo negativizzato.

La lezione che si può trarre da questo episodio è chiara. Chi si trovasse in una situazione simile al ritorno di un viaggio all’estero, si presenti immediatamente nel primo ospedale, prima di rientrare nella propria abitazione e creare situazioni di pericolo per sé e per le altre persone. 

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